Con lunga esperienza nella comunicazione, Elena Sabattini ha recentemente fondato B Side, un laboratorio di Neuromarketing. In questa intervista ci racconta come ha scelto il logo aziendale applicando questa metodologia.
Vai all’intervista su YouTube oppure guarda il video:
L’intervista a Elena in sintesi:
Dopo aver fatto creare alcune versioni diverse del logo aziendale dai grafici interni della nostra agenzia, abbiamo proceduto a testarli con l’eye-tracker e l’elettroencefalogramma.
Il campione è stato scelto soprattutto tra donne, sulla base della valutazione che i nostri clienti o comunque i decision maker di riferimento per il nostro business sono quasi tutti di sesso femminile.
I test miravano a verificare sia l’attenzione, in particolare se gli utenti leggessero il payoff, che lo stress cognitivo e l’indice di gradevolezza del logo.
Abbiamo quindi fatto una classifica e abbiamo ridotto la scelta a soli 3 loghi. La scelta finale è caduta su quello che prestava i maggiori valori di semplicità e leggibilità del payoff.
L’aspetto interessante dei test di neuromarketing effettuati è che quello che sembrava il logo più attraente non era però ideale dal punto di vista funzionale, motivo per cui l’abbiamo scartato, preferendo affidarci agli esiti del test.
Abbiamo anche volutamente evitare un logo troppo da Art Director proprio per sottolineare la specificità della nostra agenzia, caratterizzata da un taglio decisamente scientifico e di laboratorio.
In questo modo siamo riusciti a differenziarci dall’attività dell’altra attività a cui siamo collegati, AD Tecnostudi Comunicazione.

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