Fare lo struzzo, o della fuga evitante

Fare lo struzzo, nel contesto dei comportamenti umani, indica l’atteggiamento di una persona che decide di ignorare o evitare consapevolmente una situazione difficile o scomoda. Questo può accadere in risposta a stress, ansia o problemi che sembrano insormontabili.

Dal punto di vista psicologico, questa fuga dalla realtà (più propriamente definita: “evitamento”) può essere interpretata come un meccanismo di difesa, un modo per proteggersi emotivamente da ciò che potrebbe causare disagio.

Le ragioni che stanno dietro l’evitamento

Un fattore che gioca dietro questo comportamento è, e ciò non sorprende, la mancanza di abilità nella gestione dello stress. Una buona resilienza può quindi giocare a fare di comportamenti più attivi, mentre una cattiva resilienza favorisce indubbiamente l’antica arte di darsi alla fuga di fronte a un problema.

In altri casi fare lo struzzo è semplicemente una forma di egoismo. Una ricerca pubblicata dall’American Psychological Association ha evidenziato che un 40% circa dei consumatori cerca di evitare di sapere troppo sulle conseguenze delle proprie azioni per evitare comportamenti altruistici o empatici ma nello stesso tempo mantenere un’immagine sociale positiva di sé stessi.

L’esempio classico è chi compra prodotti dalle origini problematiche, come quelli provenienti da aree dove si sfrutta il lavoro minorile. Il consumatore, evitando di leggere l’etichetta, trova una facile scappatoia per acquistare e salvarsi la coscienza.

Anche se la motivazione che sta dietro ai comportamenti evitanti è in genere la voglia di comodità e di semplificarsi la vita, qualche volta, però, potrebbe essere il sintomo di qualcosa di più serio, come il disturbo evitante di personalità.

Vi sono infine anche situazioni in cui la malattia o la comodità non c’entrano proprio nulla. Fare lo struzzo, ricordiamolo, può essere anche semplicemente un sintomo di malafede, di negare le proprie colpe e responsabilità.

Gli esempi sono tantissimi: dal semplice: “Non l’ho fatto io” (negazione), al fingersi malato o sofferente per evitare un confronto (ancora, evitamento), oppure arrivare a nascondere le prove (ad esempio, i cocci del vasetto che piace così tanto alla nonna).

Nel “Padrino”, Michael Corleone, dopo aver commesso un omicidio, cerca di distanziarsi e ignorare la sua responsabilità nel mondo criminale della sua famiglia creandosi una vita legale e rispettabile; in “Mamma mia”, Harry, quando scopre di essere il padre di Sophie, cerca di nascondersi e ritirarsi dal confronto diretto con la situazione e di farsi coinvolgere nella vita di coppia con Sophie.

Fare lo struzzo nella comunicazione interpersonale

Nella comunicazione interpersonale, il comportamento evitante è reso evidente da alcuni aspetti caratteristici:

  • Evitare Conflitti: nascondersi o scappare potrebbe evitare situazioni o conversazioni che potrebbero portare a conflitti o tensioni. Ciò può compromettere la risoluzione costruttiva dei problemi, poiché evitare i conflitti può impedire il chiarimento delle questioni e la ricerca di soluzioni.
  • Minimizzare l’accaduto: è il metodo classico per non dovere affrontare sgradite discussioni col supposto colpevole, e vivere in pace ancora per un po’. Questa strategia viene spesso adottata in caso di tradimento da parte del partner più debole e dipendente.
  • Mancanza di Comunicazione Aperta: le persone che adottano il comportamento di fare lo struzzo tendono a evitare la comunicazione aperta e onesta. Potrebbero nascondere i propri sentimenti o opinioni per paura di affrontare reazioni negative o confronti difficili.
  • Sottovalutare l’Importanza della Comunicazione: ciò può portare a sottovalutare l’importanza della comunicazione nelle relazioni interpersonali come strumento di soluzione dei problemi, minando la profondità e la qualità delle relazioni.
  • Mancanza di Espressione Emotiva: chi fa lo struzzo potrebbe mostrare una mancanza di espressione emotiva o evitare di condividere sentimenti veri e propri. Questo può rendere difficile per gli altri comprendere le loro necessità e preoccupazioni.
  • Evitamento sociale: nei casi più gravi, i comportamenti di evitamento portano il soggetto a evitare nuove interazioni, viste più come fonte di nuovi problemi che di nuove opportunità.
  • Non guardare, negare o fare finta di non vedere dati e informazioni scomodi: spesso è meglio ignorare le verità scomode, negandole o facendo finta di non sentirle che affrontarle. Del resto, lo diceva anche Totò: mentire sempre, anche di fronte all’evidenza.

Le strategie di evitamento possono ovviamente essere anche più numerose e complesse di quanto abbiamo elencato. In sintesi, questo tipo di comportamenti si risolvono dall’allontanarsi da quello che per il soggetto è un vero e proprio stimolo stressogeno.  

Come affrontare chi sta facendo lo struzzo

Vi chiederete quali sono le strategie consigliate per affrontare una persona che sta facendo lo struzzo. Non sembra, ma si tratta di una situazione delicata in cui forse il metodo peggiore è proprio quella di metterla con le spalle al muro.

In alternativa, si potrebbe:

  • Adottare una comunicazione aperta e rispettosa: Cerca di avviare una conversazione in un ambiente tranquillo e sicuro. Esprimiti in modo calmo e rispettoso, invitando l’altra persona a condividere i suoi pensieri e sentimenti.
  • Fornire uno spazio sicuro: Assicurati che la persona si senta a suo agio nel condividere le proprie preoccupazioni senza paura di giudizio. Un ambiente aperto e accogliente può incoraggiarla ad aprirsi.
  • Posta domande specifiche: Invece di chiedere in modo generico, fai domande specifiche sulla situazione o sull’errore. Questo può rendere più difficile per la persona evitare la questione.
  • Mostra empatia: Cerca di capire la prospettiva dell’altra persona e dimostra empatia. Questo può contribuire a creare un ambiente in cui la persona si sente più incline a condividere apertamente.
  • Confronta con evidenze concrete: Se hai prove o fatti concreti, presentali in modo calmo e non accusatorio. Questo può rendere più difficile per la persona negare la situazione.
  • Offrire soluzioni: Dopo aver affrontato il problema, discuti delle possibili soluzioni o vie d’uscita. Questo può aiutare a trasformare la conversazione in una opportunità di apprendimento e crescita.

Ricorda sempre di mantenere la calma e la pazienza durante la conversazione, poiché affrontare situazioni delicate richiede sensibilità e rispetto.

Le alternative al comportamento evitante

E cosa devi fare se invece ti riconosci nel comportamento di chi fa lo struzzo, e desideri trovare delle strategie adattive più efficaci? La buona notizia è che oggi la psicologia offre una gamma piuttosto vasta di controstrategie decisamente più efficaci :

  • Confronto Attivo: affrontare i problemi di fronte anziché evitarli. Questo può coinvolgere la comunicazione aperta e onesta con le persone coinvolte o la ricerca attiva di soluzioni pratiche.
  • Cambiamento di Prospettiva: lavorare sulla prospettiva personale riguardo alla situazione. Spesso, cambiare il modo in cui si guarda a una sfida può influenzare significativamente la reazione emotiva.
  • Affrontare i problemi di fronte anziché evitarli. Questo può coinvolgere la comunicazione aperta e onesta con le persone coinvolte o la ricerca attiva di soluzioni pratiche.
  • Auto-Riflessione: analizzare le proprie emozioni e comportamenti per comprendere meglio le radici del desiderio di evitare una situazione. L’auto-riflessione può portare a una maggiore consapevolezza di sé e alla possibilità di apportare cambiamenti positivi.
  • Costruzione di Abilità: sviluppare abilità pratiche per affrontare le sfide. Ciò potrebbe includere l’apprendimento di competenze sociali, abilità comunicative o nuovi modi per gestire i conflitti.
  • Focus sulle Soluzioni: concentrarsi sulle soluzioni anziché sui problemi può aiutare a spostare l’attenzione da ciò che causa ansia a come superare la situazione.

Queste strategie possono includere anche la meditazione, l’esercizio fisico e la ricerca di supporto sociale. Altre idee possono venire dai consigli per la gestione delle emozioni.

A volte però fuggire serve

Ora penserete che l’evitamento sia un comportamento sbagliato e che è bene superarlo. Niente di più errato! La fuga, ricordiamolo, è un meccanismo istintivo di difesa che se usato nel modo giusto ci salva in genere la vita.

Scappare per non prenderle da un bullo è in genere la strategia corretta, come anche rifiutare di rispondere in situazioni dove cercano di farci dire cose non vere o contro il nostro interesse. Altri esempi in cui prendere tempo è un’ottima scelta possono essere:

Conflitti temporanei: Se sei coinvolto in una discussione intensa o un conflitto emotivo, fare lo struzzo per un breve periodo può permettere a entrambe le parti di calmarsi prima di affrontare la questione in modo più razionale.

Situazioni stressanti al lavoro: Se sei sopraffatto da una mole di lavoro e non puoi affrontare tutto immediatamente, potresti concentrarti su una cosa alla volta e poi affrontare il resto una volta che hai un piano d’azione.

Notizie negative: Se incontri una notizia negativa o sconvolgente, prendere tempo potrebbe aiutarti a elaborare le emozioni e trovare la giusta prospettiva prima di affrontare la situazione.

Problemi non immediati: Se incontri un problema che non richiede una risposta immediata e che potrebbe risolversi da solo nel tempo, prendersi una pasiua di eviterà di stressarti inutilmente.

Rinvio tattico: decidere questioni complesse richiede tempo, per cui è saggio rinviare le decisioni quando non si hanno in mano tutte le informazioni rilevanti. Soprattutto quando vi sentite pressati da qualcuno, dargli un alt e prendere tempo per riflettere è una strategia appropriata.

Ricordiamo che l’evitamento viene considerato dalla psicologia come una strategia errata solamente nei casi in cui non ha più valore adattivo, non serve cioè a migliorare la vita di chi lo attua, ma assume caratteristiche patologiche.

Una cosa è evitare un gruppo di teppisti, un’altra è non uscire più di casa per paura dei teppisti. In questi casi, la fuga diventa una trappola e l’evitamento non è più funzionale agli interessi di chi lo attua.

Conclusioni

In conclusione, nel fare lo struzzo l’individuo cerca di evitare il confronto con una realtà scomoda o minacciosa.

Questo può essere alimentato da una serie di fattori, tra cui la paura del fallimento, la mancanza di fiducia in sé stessi, l’egoismo o la semplice speranza che, ignorando un problema, questo possa risolversi da solo.

Tuttavia, questa strategia non è senza costi: l’evitamento prolungato può portare a una serie di conseguenze negative, includendo l’accumulo di stress e l’incapacità di affrontare i problemi in modo efficace.

La comunicazione e la psicologia ci offrono tuttavia delle strategie alternative all’evitamento, che è utile conoscere e praticare per stare meglio noi e far star meglio gli altri.

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Autore: Marco La Rosa

Sono un web content writer, web designer e esperto di SEO e UX design. Ho scritto il libro Neurocopywriting, edito da Hoepli, dedicato all'applicazione delle neuroscienze alla comunicazione.

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