La teoria dell’esposizione al messaggio spiegata brevemente

Nota anche come teoria ipodermica, la teoria dell’esposizione al messaggio fu elaborata durante gli anni ’30 del secolo scorso negli Stati Uniti dal politologo Harold Dwight Lasswell per spiegare i comportamenti delle masse di fronte all’affermazione dei regimi autoritari di quel periodo.

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Il ruolo della comunicazione nell’abuso psicologico

Fenomeno purtroppo sempre più diffuso, l’abuso psicologico è quella pratica con cui qualcuno cerca di minare la stabilità, la felicità e l’autostima di qualcuno con una serie di menzogne, accuse, denigrazioni e altri comportamenti verbali e no.

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Narrazioni e contesto sociale influenzano le emozioni?

Le emozioni, in particolare quelle come collera, rabbia e felicità, sono pulsioni e forze inconsce oppure gioca in esse un ruolo anche la parte consapevole e “razionale” di noi stessi? Questa domanda è antica come la filosofia: la ritroviamo in grandi pensatori come Platone e Aristotele per arrivare, sotto varie forme, fino ai giorni nostri.

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I Social Media sono più potenti dei media tradizionali nell’influenzare decisioni e opinioni?

I social media svolgono un ruolo sempre più attivo nella formazione delle nostre opinioni e decisioni, rivoluzionando il modo in cui le persone interagiscono con le informazioni e sovvertendo il mondo della comunicazione tradizionale.

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Fare lo struzzo, o della fuga evitante

Fare lo struzzo, nel contesto dei comportamenti umani, indica l’atteggiamento di una persona che decide di ignorare o evitare consapevolmente una situazione difficile o scomoda. Questo può accadere in risposta a stress, ansia o problemi che sembrano insormontabili.

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L’importanza di descrivere le emozioni con le parole

Spesso avvertiamo qualcosa che ci può far star bene o male, ma, come acutamente osservò Marie Cardinal, ci mancano le parole per dirlo, per esprimere ciò che stiamo provando.

Eppure, saper descrivere le proprie emozioni con le parole può influenzare profondamente il nostro benessere emotivo: può sembrare banale, ma il linguaggio svolge un ruolo fondamentale nel modo in cui percepiamo ed elaboriamo i nostri stati emotivi.

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Come gestire le emozioni: piccola guida di base

Quante volte ci capita di finire in situazioni dove qualcosa ci fa esplodere o agire d’impulso per poi pentirsene? Non è un caso che quel “qualcosa” in psicologia viene chiamato innesco emotivo (dall’inglese: “trigger”, grilletto). Come dice la parola, la sua funzione è simile allo stoppino che incendia la benzina delle nostre emozioni. Poi, però, diventa difficile tornare indietro.

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Cinque fattori che modificano l’effetto di un trigger emotivo

Le emozioni hanno un impatto significativo sulle nostre decisioni e sul nostro comportamento. Spesso, sono attivate da quello che in medicina e psicologia viene definito: “innesco” o “stimolo” (trigger, in inglese).

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Capire le differenze culturali col modello di Geert Hofstede

Bastano 6 dimensioni per descrivere le differenze culturali tra popoli. Questo, almeno, è quanto sostiene Geert Hofstede, antropologo e psicologo olandese che di diversità culturale se ne doveva intendere veramente, avendo per anni lavorato come ricercatore per lo sviluppo del personale della multinazionale IBM.

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Community management: dimostrato che la simpatia è più coinvolgente

La simpatia è una grande risorsa per un community manager, almeno a stare a una ricerca dell’Università Cattolica sulla relazione tra piacevolezza del manager e prestazioni del team pubblicata su Science Direct nell’agosto 2022.

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Come il cervello immagazzina e organizza il lessico: le mappe semantiche

Le mappe semantiche – una rappresentazione mediante un grafo a nodi dei collegamenti semantici di una parola con altre parole – sono oggi uno strumento comune nelle scuole e nelle aziende.

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Neuroscienze della comunicazione politica: il modello dell’elettore razionalizzante

L’analisi della comunicazione politica, delle decisioni e dei comportamenti degli elettori non sono certamente tematiche nuove per le neuroscienze e la psicologia dei comportamenti sociali.

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Come il cervello valuta l’attendibilità dell’informazione e delle fake news: il ruolo delle emozioni

Comprendere come il nostro cervello valuta la credibilità e l’attendibilità delle informazioni e della persona che la fornisce è diventato particolarmente importante in un’epoca dominata dai social network e dalle fake news.

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Comunicazione efficace: l’importanza di capire la personalità di chi abbiamo di fronte

Comunicazione efficace vuol dire anche saper modulare lo stile comunicativo sulla base alla personalità del nostro interlocutore.

Raffaella Pizzi, formatrice e psicologa con esperienza ventennale di più di quindici anni nella formazione comportamentale/motivazionale nel settore bancario e finanziario, ci racconta gli accorgimenti e gli strumenti per capire al volo la personalità di chi abbiamo di fronte e scegliere lo stile di comunicazione più efficace.

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Ritmo del discorso, comunicazione paraverbale e psicologia: le ultime scoperte

Chi parla veloce un po’ ci sveglia, un po’ ci mette ansia, mentre un eloquio calmo e pacato ci rasserena e a volte annoia.

Questo è solo uno dei tanti effetti psicologici del ritmo del discorso – uno degli aspetti più importanti della comunicazione paraverbale – che sperimentiamo ogni giorno.

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Il tono di voce ha realmente potere persuasivo? La risposta della ricerca neuroscientifica

Ormai tutti sanno che il tono di voce ha un grande potere comunicativo e che svolge un ruolo importante in quello che viene chiamato comunicazione non verbale.

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I mantra funzionano o no? La risposta delle neuroscienze

Avendo incontrato negli anni diverse persone che praticano yoga, meditazione o recitazioni interminabili di mantra, mi sono sempre chiesto se esistessero degli studi scientifici sulla reale efficacia di queste pratiche.

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Fonosemantica: perché gli orchi si chiamano orchi

I singoli suoni richiamano immagini e significati specifici, e le immagini e i significati possono avere un loro equivalente fonetico.

Questo ci insegna la fonosemantica, la scienza che studia le corrispondenze tra la forma sonora di una parola (le vocali e consonanti da cui è composta) e il suo senso.

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Teoria del prospetto, comunicazione e design: la regola di fine picco

Di un’esperienza, ricordiamo solamente i picchi emozionali (positivi o negativi) e la fine. Questo ci insegna la regola di fine picco (peak end rule, in inglese), una delle tante conseguenze della più generale teoria del prospetto elaborata dal premio Nobel Daniel Kahneman, fondatore della neuroeconomia.

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Crediti sociali cinesi: non tutte le spinte sono gentili

Il sistema dei crediti sociali cinesi è un esempio di applicazione dei Nudge?

E’ la domanda che mi è stata posta da un collega, in riferimento al documentario Petrolio, su RaiPlay.

E seppure all’apparenza le affinità non sono poche, attenzione a non scambiare i nudge con gli sludge!

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La misurazione delle emozioni con le neuroscienze: una storia italiana

Che sia possibile misurare le emozioni con le strumentazioni e le metodologie delle neuroscienze è ormai sulla bocca di tutti. Eppure, pochi conoscono il ruolo decisivo che hanno avuto i ricercatori italiani nell’aprire la strada all’applicazione di strumentazioni come l’eye-tracking e i sensori biometrici.

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Eye-tracking e processi industriali: verso una nuova rivoluzione tecnologica?

L’eye-tracker e l’oculometria sono destinati a uscire dai laboratori di ricerca per entrare e modificare profondamente i processi produttivi della old economy.

Gianluca Del Lago, CEO della società di ricerca SR Labs, ci racconta in questa intervista quella che sarà la prossima rivoluzione tecnologica in fabbrica, negli uffici e nella distribuzione.

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La comunicazione visiva. Comprenderla per sfruttarne il potenziale

Le immagini e più in generale la comunicazione visiva hanno una forza comunicativa unica.

Da sempre il marketing ha sfruttato la comunicazione visiva per trasmettere significati con più efficacia. Esiste una disciplina, il visual marketing, che nasce proprio con l’obiettivo di sfruttare la comunicazione visiva nell’attività di marketing.

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Il modello della tecnologia della persuasione di Fogg applicato a Facebook

Facebook può essere considerato una tecnologia di persuasione di massa? Secondo B.J.Fogg, psicologo, docente universitario e padre della captologia, la scienza che spiega come computer e algoritmi possano essere usati  per modificare abitudini e credenze delle persone, la risposta è affermativa.

In una ricerca condotta assieme a Daisuke Lizawa per l’università di Standford, Fogg comparò Facebook e Mixi, un social network molto popolare in Giappone.

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Neuroscienze: il modello dell’attenzione bottom-up e top-down

Il modello dell’attenzione bottom-up e top-down è uno dei più recenti e completi tra quelli proposti dai neuroscienziati per spiegare i processi attentivi degli esseri umani. Prevede due diversi tipi di attenzione:

  • Attenzione bottom-up. Viene risvegliata dagli stimoli esterni, in particolar modo da un elemento che risalta dallo sfondo e si impone all’attenzione.
  • Attenzione top-down. Il soggetto cerca attivamente nell’ambiente qualcosa che ha già in mente.
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