I social media diminuiscono l’empatia?

L’avvento dei social media ha trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo e interagiamo. Una conseguenza da non trascurare potrebbe essere una degradazione della capacità tipicamente umana di provare empatia.

Alcuni fatti di cronaca recenti, tra cui persone che si divertono a filmare veri e propri reati (ad esempio il maltrattamento di un animale o addirittura di altre persone) semplicemente per postare sui social dovrebbe in effetti metterci in allarme. E la ricerca scientifica – sia nell’ambito della psicologia che delle neuroscienze – sembra in effetti suggerire un legame tra declino della capacità di provare empatia e diffusione dei social media.

L’impatto dei social media sull’empatia

Ma cos’è l’empatia? Definita come la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri, è una componente fondamentale delle relazioni umane che ci consente di entrare in sintonia con le emozioni altrui, offrire supporto e costruire legami profondi, ma che soprattutto riveste un ruolo importante anche nelle scelte e nei processi decisionali, in particolare nei dilemmi etici e sociali.

E per quale ragione i social la diminuirebbero? Ecco alcune delle principali criticità:

Superficialità delle interazioni

Le interazioni sui social sono spesso brevi e superficiali. Un “like” o un commento non possono sostituire una conversazione faccia a faccia, dove i segnali non verbali, come il tono di voce, la sincronizzazione cerebrale, e le espressioni facciali, giocano un ruolo cruciale nella comprensione emotiva tra le due persone.

Distanza emotiva

Essere dietro uno schermo può creare una sorta di distanza emotiva. È più facile ignorare o fraintendere i sentimenti degli altri quando non li vediamo di persona. Questo può portare a una riduzione della sensibilità verso le emozioni altrui. Un fenomeno del genere è stato spesso osservato anche in guerra: bombardare dall’alto una città crea una distanza tale che l’equipaggio dell’aereo prova poca o nessuna forma di pietà verso le vittime.

Sovraesposizione a contenuti negativi

I social media possono diventare una fonte di stress e ansia a causa della continua esposizione a notizie negative o conflitti. Questa sovraesposizione può desensibilizzarci, riducendo la nostra capacità di reagire empaticamente a situazioni di sofferenza. Ricordatevi che una strategia per addestrare i torturatori è proprio quella di assuefarli gradualmente alle scene di tortura prima di coinvolgerli in prima persona.

Comparazione costante

Le vite perfette che molti condividono sui social possono portare a un senso di invidia o inadeguatezza. Questo può distrarci dai sentimenti degli altri, poiché siamo troppo concentrati sui nostri problemi o sul nostro senso di insoddisfazione.

Infine, alcuni studi neuroscientifici hanno evidenziato come durante l’interazione faccia a faccia attivi aree cerebrali collegate all’empatia in maniera molto più significativa delle interazioni da remoto.

Possibili soluzioni

Sebbene i social media possano avere effetti negativi sull’empatia, ci sono modi per mitigare questi impatti:

  1. Uso consapevole: Essere consapevoli del tempo che trascorriamo sui social e cercare di bilanciarlo con interazioni reali. Dedichiamo tempo alle conversazioni faccia a faccia e cerchiamo di essere presenti nel momento.
  2. Educazione emotiva: Sviluppare la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni può migliorare l’empatia. Corsi o attività che promuovono l’intelligenza emotiva possono essere utili. In tale contesto, può rivelarsi molto utile la letteratura per la sua capacità di affinare e potenziare il nostro mondo emotivo e le nostre doti empatiche.
  3. Contenuti positivi: Cercare di seguire pagine e profili che promuovono messaggi positivi e di supporto. Condividere contenuti che possano aiutare gli altri e favorire un ambiente di empatia e comprensione.
  4. Pausa dai social: Ogni tanto, prendere una pausa dai social media può aiutare a ristabilire un contatto più profondo con noi stessi e con gli altri, migliorando la nostra capacità di empatia.

Conclusione

È importante essere consapevoli degli effetti dei social sulla nostra capacità di provare empatia e cercare di contrastarne gli effetti mantenendo un livello adeguato di relazioni e interazioni reali.

In un mondo sempre più digitale, l’empatia rimane una qualità fondamentale per la coesione sociale e il benessere individuale, e come tale va preservata.

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Immagine di rawpixel.com su Freepik

Autore: Marco La Rosa

Sono un web content writer, web designer e esperto di SEO e UX design. Ho scritto il libro Neurocopywriting, edito da Hoepli, dedicato all'applicazione delle neuroscienze alla comunicazione.

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