I principali reading patterns (schemi di lettura)

Una delle grandi novità dell’era digitale è stata la scoperta dei pattern di lettura, veri e propri schemi di comportamento che ci indicano come i lettori scannerizzano le pagine web nella loro ricerca di informazioni.

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Un esempio di ottimizzazione dei testi con l’eye-tracker

Quando si parla di testi per il sito web, capita spesso di creare dei contenuti che pensiamo adatti all’utente quando invece questo cerca informazioni completamente diverse. Per questo motivo è fondamentale includere anche le copy nei test di usabilità.

Il case study che segue mi è stato fornito dai ricercatori Andrea Ciceri e Giulia Songa della società SenseCatch di Como. L’ho scelto proprio perché particolarmente adatto a dimostrare l’utilità di alcuni strumenti di neuromarketing come l’eye-tracker, tecnologia capace di tracciare il comportamento visivo, nello studio dell’esperienza utente sui contenuti scritti e le copy del sito web aziendale.

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Esiste una lunghezza ideale dei contenuti web? La risposta delle neuroscienze

Una domanda che sento di frequente è se esista una lunghezza ottimale di un contenuto o articolo per il web, o almeno delle indicazioni affidabili e scientifiche.  Questo sia per finalità di migliorare la UX, sia per preoccupazioni di posizionamento SEO.

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Come migliorare le microcopy e la user experience col neurocopywriting

Le microcopy sono quei testi brevissimi che troviamo all’interno di pulsanti, link, form, mail di benvenuto, comandi, messaggi di errore, e che hanno lo scopo di guidare le azioni dell’utente nel sito.

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